Stanchezza mentale

Stanchezza
mentale

Abbiamo la “testa pesante” e non ci sentiamo particolarmente lucidi? La stanchezza mentale è una sensazione soggettiva di fatica associata a un peggioramento delle nostre prestazioni. Ciò accade per via di un eccessivo tempo impiegato in sforzi di natura cognitiva. Vediamo cosa ci succede e come contrastare questa condizione.

Quali sono sintomi e cause della stanchezza mentale?


I principali sintomi della stanchezza mentale sono i seguenti:

  • Mancanza di concentrazione.

  • Difficoltà di apprendimento.

In condizioni di stress il nostro cervello può andare incontro a un sovraccarico. Questa condizione conduce a rallentamento e dispersione delle nostre fisiologiche funzioni cerebrali. Ciò è provocato dalla moltitudine di informazioni che il nostro cervello deve gestire ed elaborare quotidianamente.

La stanchezza mentale può essere imputabile a varie cause:

  • Prolungato sforzo mentale.

  • Eccessiva concentrazione su un particolare compito.

  • Alto livello di stress.

  • Emozione intensa.

Qualsiasi processo mentale particolarmente intenso può causare un senso di stanchezza mentale. In particolare, vediamo alcuni fattori predisponenti:

  • Lavoro troppo impegnativo. La volontà di portare a termine un compito o un incarico particolarmente difficile può indebolire la nostra attenzione, oltre a causare ansia e timore di non soddisfare obiettivi e aspettative. Lo sforzo cerebrale richiesto per rimanere concentrati non può che acuire la condizione di stanchezza mentale.

  • Mancanza di sonno. La mancanza di sonno inevitabilmente ci rende stanchi, affaticati e improduttivi durante il giorno. Dormire bene, infatti, è fondamentale: il nostro organismo ha bisogno di riposare, ricaricarsi e raccogliere energie fisiche e mentali da impiegare durante la giornata.

  • Sedentarietà. La mente ha necessità di alleggerire il sostanzioso carico di input che riceve da molteplici fonti. Disabituare il nostro fisico al movimento significa anche impedire alla mente di ossigenarsi e liberarsi. Salute fisica e salute mentale vanno di pari passo, per un buon equilibrio psicofisico.

  • Dieta inadeguata al nostro fabbisogno energetico. Con cervello e stomaco vuoti andremo poco lontano. Il nostro organismo, infatti, ha bisogno di nutrienti, minerali e altre sostanze imprescindibili. Se non introduciamo questi importanti elementi, priviamo il nostro organismo dell’energia necessaria ad affrontare la vita e gli impegni quotidiani.

E la mente se ne va… Dove? Perché perdiamo la concentrazione?


La concentrazione è una complessa funzione cerebrale che coinvolge processi come l’apprendimento, la memoria, l’attenzione e l’esecuzione di azioni e compiti più o meno complessi. Per molti di noi riuscire a concentrarsi è una impresa difficoltosa, con notevoli ripercussioni sulla produttività lavorativa e talvolta sulle relazioni interpersonali.

La nostra capacità di concentrarci dipende dalla nostra condizione fisica e mentale. Durante l’anno non è infrequente accorgerci che la nostra attenzione può subire un calo significativo. Ciò comporta un rallentamento del nostro rendimento, specie in ambito professionale. Sono numerose le cause che possono provocare questa condizione:

  • Utilizzo intensivo della tecnologia. Smartphone, computer, tablet, televisione sono strumenti che disperdono il nostro livello di attenzione. Ciò rende difficile, per il nostro cervello, rispettare l’organizzazione mentale utile a svolgere tutte le attività quotidiane.

  • Carenza di sonno. Dormire bene è fondamentale per svegliarsi al mattino ben riposati e pronti ad affrontare la giornata. Se il nostro sonno è discontinuo o non ci concediamo le giuste ore di riposo, la nostra mente faticherà a essere produttiva e avremo difficoltà a gestire le nostre mansioni.

  • Stress e insoddisfazioni sul lavoro. Ritmi serrati, scadenze da rispettare, un ambiente lavorativo che non amiamo: è difficile gestire la tensione in ambito professionale, per tanti motivi. Un intenso impiego di energie mentali può ripercuotersi sulla nostra lucidità e sulla nostra capacità di concentrazione.

  • Ansia e tensione per motivi personali. Un lutto, problemi nelle relazioni interpersonali possono causarci malessere e preoccupazione. Questa condizione influisce negativamente sui processi cognitivi e sul pensiero.

  • Troppe cose da fare (multitasking). Quando ci dedichiamo a tante attività alla volta, in realtà non le svolgiamo tutte insieme, ma oscilliamo continuamente tra una e l’altra, senza spesso portare a termine tutte le attività previste. Il risultato è una dispersione di energie mentali e un calo della qualità del nostro lavoro.

  • Cambio di stagione. Il nostro organismo ha bisogno di tempo per adattarsi alle variazioni stagionali. Ciò può incidere sull’umore e sul benessere psicofisico.

  • Assunzione di alcoolici. L’alcool allenta le nostre facoltà percettive e rende labile la nostra capacità di concentrazione.

  • Disturbi mentali e malattie neurologiche. Alcune patologie influiscono notevolmente sulle capacità mnemoniche dell’individuo, limitando spesso l’autonomia sia fisica sia mentale del paziente.

  • Sindrome ADHD. Si tratta di un disturbo neurobiologico a esordio infantile, caratterizzato da disattenzione, impulsività e iperattività.

La mancanza di concentrazione presenta sintomi?


Ci sono alcuni segnali che ci consentono di valutare quando siamo distratti e poco concentrati. Eccone alcuni:

  • Non ricordiamo cose che abbiamo appena letto.

  • Ci sentiamo fisicamente irrequieti.

  • Tendiamo a giocherellare con la penna o i piccoli oggetti che ci circondano.

  • Perdiamo continuamente le cose o fatichiamo a ricordare dove le abbiamo messe.

  • Avvertiamo scarsa energia e scarsa motivazione.

  • Siamo discontinui e imprecisi sul lavoro.

  • Abbiamo difficoltà a prendere decisioni.

  • Controlliamo frequentemente lo smartphone, l’orario o la posta elettronica.

  • Compiamo errori banali svolgendo attività a noi ben note.

  • Siamo spesso irritabili e perdiamo la pazienza facilmente.

Talvolta la mancanza di concentrazione può essere essa stessa sintomo, assieme ad altri, di quella che viene definita “astenia”. Questa condizione che si manifesta con una intensa stanchezza fisica e mentale, anche a riposo o a seguito di sforzi di lieve entità. L’astenia tende a peggiorare in seguito ad attività fisica e sforzi mentali prolungati.

Stanchezza da video e stanchezza stagionale: a cosa prestare attenzione?


La sensazione di fatica mentale può essere molto fastidiosa e disturbare sensibilmente le nostre attività quotidiane. In particolare, possiamo individuare due tipi di stanchezza mentale che possono darci del filo da torcere.

STANCHEZZA DA VIDEO


La sindrome da visione al computer o da schermo elettronico è detta talvolta anche stanchezza cronica da schermo. Essa indica la sensazione di affaticamento causata dall’uso prolungato di schermi elettronici e della luce blu intensa da essi emessa.

Questo disturbo colpisce quanti di noi sono soliti trascorrere più di 7-8 ore al giorno davanti a uno schermo, sia per motivi professionali sia per cattive abitudini personali. Infatti molti schermi elettronici, tra cui i display LED e LCD, emettono luce blu, che altera il ritmo cerebrale e affatica la vista.

I sintomi più comuni della stanchezza da video sono affaticamento della vista, secchezza oculare, astenia, perdita di lucidità, mal di testa, dolore al collo, vertigini, visione offuscata o disturbata, talora nausea e insonnia.

STANCHEZZA STAGIONALE


L’arrivo della primavera può accentuare la tensione nervosa e allo stesso tempo influire sull’umore, sul sonno e sulla nostra reattività. Soffriamo abitualmente di insonnia? Il passaggio dall’ora solare all’ora legale può comportare, nelle ore diurne, una sensazione di insufficiente riposo accompagnata da stanchezza e debolezza.

Cosa accade con l’arrivo della primavera?

  • Aumento delle ore di luce e richiesta di maggior energia da parte del nostro organismo per affrontare giornate più lunghe.

  • Eventuali disturbi collaterali, come ad esempio le allergie, possono causare spossatezza e calo di concentrazione.

Anche l’arrivo dell’autunno può portare con sé una fastidiosa sintomatologia. Parliamo di una sensazione di indebolimento e di esaurimento fisico, simile a quella provata dopo uno sforzo muscolare intenso e prolungato.

Si tratta di una condizione vicina alla letargia, caratterizzata da difficoltà a svegliarsi al mattino, sonnolenza, stanchezza fisica, difficoltà di concentrazione, irritabilità e affaticamento. Perché si verifica questa situazione? Ecco i motivi:

  • Carenza di luce solare e minore produzione di serotonina, un neurotrasmettitore del cervello detto anche “ormone del buonumore”.

  • Innalzamento dei livelli di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

Altri tipi di stanchezza possono essere associati a diversi momenti della nostra vita o della giornata. Alcune condizioni, peraltro, vedono quasi impossibile fare distinzione tra stanchezza fisica e stanchezza mentale. Possiamo citare due situazioni che coinvolgono la popolazione femminile:

  • Sindrome premestruale, correlata a variazioni ormonali. La sintomatologia è molto soggettiva e spesso caratterizzata da irritabilità e stanchezza mentale, oltre che da spossatezza e malessere generale.

  • Menopausa. La stanchezza potrebbe essere imputabile alla ridotta produzione di estrogeni e progesterone, ormoni che influenzano umore e metabolismo.

Rimedi contro la stanchezza mentale


Per intervenire sulla stanchezza mentale dovremo ridurre le condizioni che hanno causato questo problema, perciò:

  • Allentiamo lo stress. Quando possibile, alleggeriamo il carico di lavoro o dilazioniamolo nel tempo. In questo modo eviteremo di sovraccaricare il nostro cervello di stimoli e informazioni.

  • Utilizziamo un integratore alimentare. Possiamo potenziare i benefici di una dieta varia ed equilibrata con l’assunzione di un integratore alimentare. Scegliamo un prodotto a base di Vitamina B12, per ridurre la sensazione di stanchezza e favorire il normale funzionamento del sistema nervoso, e L-Carnitina e aminoacidi, utili a recuperare energia.

  • Svolgiamo una regolare attività fisica. Anche una semplice passeggiata quotidiana di almeno trenta minuti potrà esserci utile. Ciò contribuirà a scaricare ansie e tensione, liberando la mente. Anche il nostro fisico ne trarrà beneficio.

  • Curiamo la nostra igiene del sonno. Cerchiamo di andare a dormire e svegliarci più o meno sempre alla stessa ora. Dormiamo almeno 7- 8 ore per notte. Ciò ci assicurerà un risveglio in forze, per affrontare al meglio la giornata.

Queste indicazioni sono orientative e non intendono sostituire il rapporto medico-paziente. Per suggerimenti mirati possiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia.

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È possibile ricaricare la nostra energia assumendo integratori alimentari, parallelamente a una dieta bilanciata. Grazie all’azione sinergica dei suoi componenti specifici, Rekord B12 Plus contribuisce a contrastare gli stati di affaticamento psicofisico.

REKORD B12 PLUS è un integratore alimentare utile in caso di:

  • Stanchezza fisica
  • Stanchezza mentale
  • Affaticamento
  • Cali di concentrazione

Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Per le Avvertenze leggere le informazioni riportate sull’astuccio.

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